Tra fiaba al cinema

laboratorio cinematografico

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La Fantasia è una naturale attività umana. La Fantasia resta un diritto umano: noi creiamo a nostra misura e secondo la nostra modalità derivata, perché siamo stati creati.

J.R.R. Tolkien

Obiettivi e Motivazioni

La fantasia e l’attività creativa sono aspetti fondamentali e fondanti della vita umana. L’obiettivo del laboratorio è quello di stimolare la fantasia e la creatività degli allievi. Attraverso la lettura espressiva delle fiabe, l’analisi drammaturgica delle stesse e a partire dal riconoscimento dei meccanismi e delle dinamiche interne alla narrazione, viene proposto ai ragazzi un percorso di creazione ed interpretazione che allena l’immaginazione e spalanca la fantasia.
Gli alunni saranno chiamati a rapportarsi al testo attraverso la lettura espressiva e a relazionarsi tra loro, ognuno con la propria individualità, nella fase creativa che li vedrà confrontarsi con un mezzo di comunicazione ricco e affascinante: il cinema.
Il laboratorio sarà un momento di apprendimento attivo e le “ragioni della didattica” saranno privilegiate rispetto alle “ragioni artistiche”. Non sarà importante quindi il risultato finale, ma i momenti di apprendimento e di confronto che aiuteranno i ragazzi a rendersi conto delle proprie potenzialità creative, a plasmarle e a dar loro forma.

Il progetto si divide in 3 fasi:

  1. Lettura e visione di fiabe
  2. Confronto tra cinema e scrittura. Introduzione alla grammatica del linguaggio cinematografico
  3. Laboratorio attivo attraverso l’uso della macchina da presa

1. Lettura e visione di fiabe

Questa prima parte prevede la lettura della fiaba “La bella addormentata” di Charles Perrault “e “Bellinda e il mostro” di Italo Calvino da parte dell’attore Matteo Bonanni. Gli allievi saranno poi introdotti alla visione del film “Edward mani di forbice”. In questa prima parte del lavoro si intende mostrare all’alunno, attraverso la lettura espressiva, la potenzialità immaginativa che offre la fiaba e, in secondo luogo, come, utilizzando il linguaggio cinematografico, l’immagine fantastica possa diventare riproducibile. Vengono inoltre presentati due generi di fiaba: la fiaba tradizionale: “La bella addormentata” e “Bellinda e il mostro” e la fiaba moderna: “Edward mani di forbice”.

2. Confronto tra cinema e scrittura e introduzione alla grammatica del linguaggio cinematografico

Per aiutare l’allievo a percepire le differenze tra linguaggio letterario e linguaggio cinematografico si legge un breve passo di “Pinocchio” di Carlo Collodi e lo si confronta con il medesimo episodio tratto da “Le avventure di Pinocchio” di Luigi Comencini.
Partendo da questo confronto si passa ad una parte più specifica sugli elementi del linguaggio cinematografico. Attraverso l’analisi di una scena si individuano le modalità e i mezzi della narrazione cinematografica.

3. Laboratorio attivi attraverso l’uso della macchina da presa

Questa terza e ultima parte è quella più laboratoriale e che richiede all’alunno una partecipazione molto più attiva. Gli alunni potranno applicare le nozioni imparate nelle lezioni precedenti e provare a girare una scena di una delle fiabe lette. In questo modo il ragazzo si troverà di fronte alle problematiche reali del mezzo cinematografico. Inoltre in questa fase sarà molto importante il lavoro di squadra degli alunni che dovranno imparare a collaborare in equipe per produrre un risultato comune. Il fine di questa parte è didattico e non artistico, quindi il prodotto finale non potrà essere un cortometraggio completo, ma si produrranno alcune scene montate, che possono essere mostrate come lavoro conclusivo del progetto.

Tempi

Il lavoro si articolerà in 7 lezioni della seguente durata:

  • Prima lezione: 2h
    Confronto con i ragazzi e introduzione al laboratorio. Lettura della fiaba “La bella addormentata” di Charles Perrault e “Bellinda e il mostro” di Italo Calvino

    Visione del film “Edward mani di forbice” a cura delle insegnanti
  • Seconda Lezione: 1h e 30 min
    Confronto tra linguaggio cinematografico e linguaggio letterario.
  • Terza Lezione: 2h
    Introduzione alla grammatica del linguaggio cinematografico e impostazione della fase laboratoriale finale
  • Quarta Lezione: 2h
    Lavoro con la macchina da presa
  • Quinta Lezione: 2h
    Lavoro con la macchina da presa
  • Sesta Lezione: 2h
    Lavoro con la macchina da presa
    Montaggio del video a cura del responsabile
  • Settima Lezione: 2h
    Conclusione del lavoro, proiezione delle scene finite

Target

  • Medie inferiori

Altre info

Sono aperto ad eventuali richieste di variazione a proposito dei tempi di svolgimento e della scelta delle fiabe da leggere e dai film da vedere.